Pandora

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Quando ho ideato questo progetto ero al culmine della prima settimana di quarantena. La pandemia mi ha permesso di tornare ad uno stato primitivo ed elementare, ma ha anche svelato paure e fragilità nascoste. L’esperienza dell’isolamento mi ha unito ancora di più agli affetti, e allo stesso tempo dato un senso di inadeguatezza verso il mondo esterno. La casa era scrigno e prigione. Così ho iniziato a tradurre visivamente questa battaglia: l’alternanza di studi sul cielo con immagini create seguendo un’instabilità emotiva dialogano insieme, per ridonare il ritmo incalzante della precarietà che ha caratterizzato questo periodo oscuro. 

Lasciar sedimentare tutto in uno spazio fisico significava per me racchiudere tale fragilità, con la speranza di ammetterla, ricordarla e trasmetterla a chi vorrà accogliere questo dono.

Note

Secondo il racconto tramandato dal poeta Esiodo ne “Le opere e i giorni”, Zeus aveva forgiato il primo uomo da un impasto di terra e pioggia, e animato grazie al fuoco, privilegio esclusivo degli dei. Ma Prometeo rubò il fuoco agli dei e Zeus, per punire la stirpe umana dell’oltraggio, ordinò ad Efeso di creare una fanciulla vergine, di nome Pandora, che ricevette un dono da tutti gli dei, tra cui la curiosità da Ermes. Zeus ordinò di consegnarle anche un vaso con all’interno le sofferenze di cui l’essere umano fino a quel momento era privo: la vecchiaia, il dolore, la gelosia, la pazzia e il vizio. Nel vaso era presente però anche la Speranza, quest’ultima rimase chiusa all’interno, quando un giorno Pandora, spinta dalla sua curiosità, decise di aprirlo, disperdendo tutti i mali. Prima di quel momento l’umanità aveva vissuto libera da sofferenze, mentre dopo l’apertura del vaso, il mondo divenne un posto desolato ed inospitale, simile ad un deserto. Fino a quando Pandora non riaprì lo scrigno, liberando definitivamente anche la Speranza.


RELIGO LOVE GIVERSNDRLA PRIMA AURORATOMMYPANDORAWHEN THE OTHERS GO AWAY