Russia 2.0 | La primavera russa

Il 4 Marzo del 2012 in Russia si e’ tenuta la corsa alle presidenziali.
Rinominato all’unanimita’ dal suo partito “Russia Unita” Putin sceglie di ripresentarsi per l’ennesimo mandato. L’oppositore Boris Nemcov non e’ ancora stato in grado di riunire le forze necessarie per provare a sconfiggere l’armata zarista.
Eppure qualcosa si muove. Alexey Navalnij, blogger antiputin, guida le rivolte in piazza contro i presunti brogli elettorali del 4 Dicembre. E’ lui il promotore di tutte le manifestazioni che riescono a muovere piu’ di 150mila persone solo in Piazza Rossa a Mosca e quasi 100mila persone a San Pietroburgo. 15 giorni di carcere lo rendono un martire ed i giovani lo seguono. Si armano di internet e, sulle orme arabe, provano a riproporre una Primavera Russa: nascono dibattiti, blogs, nuovi movimenti e gruppi antiputiniani. Lo Zar per la prima volta in assoluto e’ costretto ad assistere ad un cambiamento radicale nella societa’ Russa, ovvero la presa di posizione, seppur mancante di una efficace organizzazione, della parte liberale e democratica della nazione.
Lo Tsunami chiamato Democrazia, dopo aver colpito Nord d’Africa ed Europa,ha deciso di inondare anche l’Asia.



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